Secondo un comunicano congiunto di Cisl scuola, Snals Scuola e Flc-Cgil qualcosa a Cosenza nelle assegnazioni ha funzionato male.
Scrivono infatti le sigle sindacali: “Le organizzazioni sindacali stamane si sono recate presso l’Atp di Cosenza per chiedere un incontro con il dirigente il quale non ha inteso ricevere le suddette organizzazioni rimandando l’incontro a lunedì prossimo al cospetto dei funzionari preposti alla gestione dell’organico di fatto per il personale docente del II grado”.
Disfunzioni nei movimenti
“Tuttavia da fonti ufficiose –pubblica Agi riferendo quanto scrivono le sigle sindacali – abbiamo appreso che in merito alla pubblicazione dei movimenti di utilizzazione e assegnazioni interproviciali, in particolare il sostegno, le operazioni dovrebbero, presumibilmente, concludersi entro il 24 di settembre. Dalle stesse fonti siamo venuti a conoscenza che i funzionari dell’Atp di Crotone, investiti nei primi giorni di settembre della gestione delle operazioni relative al secondo grado, hanno gestito in un breve lasso di tempo circa tremila domande con senso di responsabilità, teso a soddisfare e sopperire alle gravi carenze di personale in cui versa l’Atp di Cosenza e di disfunzionalità dei servizi amministrativi create anche a seguito del ritorno nella propria sede scolastica del personale docente e Ata utilizzato presso l’Atp di Cosenza”.
20 giorni dopo l’inizio della scuola
“Grazie al lavoro di questi funzionari – è detto ancora nella nota – si addiverrà alla conclusione delle operazioni in tempi utili a far rientrare tutto il personale avente diritto prima della loro inamovibilità così come prevede la normativa secondo la quale dopo il ventesimo giorno dall’inizio delle attività didattiche non possono essere più destinati ad altra sede scolastica”.
Le tre sigle sindacali fanno sapere infine che “in questa fase delicata se vogliamo di confusione faranno sentire la propria voce a difesa dei diritti dei lavoratori e soprattutto delle migliaia di studenti che attendono il riconoscimento del loro diritto allo studio e in particolar modo per gli alunni diversamente abili, che è stato, in questo avvio dell’anno scolastico, calpestato da un’insipienza organizzativa che offende l’intera comunità scolastica”.