Nella notte fra il 26 e il 27 maggio del 1993 una bomba piazzata dalla mafia esplose uccidendo Angela e Fabrizio Nencioni, le loro figlie Nadia e Caterina, lo studente di architettura Dario Capolicchio e ferendo altre 48 persone. Fu distrutta pure la storica Torre de’ Pulci dove ha sede l’Accademia dei Georgofili con danni enormi al patrimonio culturale e abitativo circostante.
Per ricordare quella strage, a Palazzo Vecchio di Firenze si sono svolti una sere di eventi durante i quali è stata pure commemorata la giovane Melissa, mentre in serata, in piazza della Signoria, è stato rappresentato lo spettacolo teatrale ‘Per non morire di mafia’ tratto dal libro di Pietro Grasso e interpretato da Sebastiano Lo Monaco.
All’1 di questa notte invece è partito da Palazzo Vecchio il corteo silenzioso che è arrivato sul luogo dell’attentato, in via dei Georgofili, dove è stata deposta una corona di alloro.
A Brescia, alle 10.12 del mattino del 28 maggio del 1974 nel mezzo di una pacifica manifestazione una bomba, collocata in un cestino dei rifiuti in Piazza della Loggia esplodeva uccidendo 8 persone: Luigi Pinto, 25 anni; Clementina Calzari Trebeschi, 31 anni; Livia Bottardi Milani, 32 anni; Giulietta Banzi Bazoli, 34 anni; Alberto Trebeschi, 37 anni; Bartolomeo Talenti, 56 anni; Vittorio Zambarda, 60 anni; Euplo Natali, 69 anni. 108 furono i feriti.
A 38 anni di distanza, anche quella strage rimane impunita. Per ricordarla, lunedì 28 maggio a Brescia, e per non dimenticare, perché “la giustizia negata non ci permette di fare pace con il passato”, ci sarà una manifestazione.
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