A Stornarella, in provincia di Foggia, un ragazzino di 11 anni, che frequenta la seconda media, è andato a protestare con il suo cartello, da solo, nella piazza del paese in nome della Terra uccisa da chi non ne ha cura.
Avvicinato dal sindaco, il ragazzo gli ha detto: «La terra è nostra madre e noi la stiamo avvelenando; è impensabile che un figlio avveleni la sua mamma».
E d’altra parte ha pure ragione a parlare in tale modo, visto che a scuola da tempo i suoi prof parlano in continuazione, spiegandoli, dei problemi che il mondo deve affrontare se non si corre subito ai ripari fermando l’inquinamento e la deforestazione della terra.
Sembra dunque che il ragazzino si preparasse al suo venerdì, dopo avere guardato Internet e preso esempio dai rgazzi più grandi, la sera precedente aveva fatto tardi per colorare il cartellone sul quale aveva scritto il motto di Greta e il suo di motto, «Io vi tengo d’occhio», in inglese.
Dalle nove a mezzogiorno di ieri il ragazzo si è fermato in piazza con la sua borraccia a portata di mano mentre i suoi compagni erano a scuola. Poi il pranzo a casa e di nuovo dimostrazione nel pomeriggio quando anche i suoi compagni di classe l’hanno raggiunto. Appassionato di tecnologia, studia con profitto.
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