L’artiglieria israeliana ha colpito a Beit Hanun, nel Nord della Striscia di Gaza, una scuola dell’Unrwa (l’ente dell’Onu per i profughi) in cui avevano trovato riparo numerosi sfollati. Fonti mediche riferiscono che ci sono morti e feriti.
Da quando é cominciata l’operazione Margine Protettivo, all’alba dell’8 luglio, sono oltre 140mila i palestinesi che hanno lasciato le loro case, e nel corso di queste settimane molti di loro hanno cercato rifugio proprio negli edifici messi a disposizione dall’Unwra.
I media israeliani riferiscono che l’esercito dello Stato ebraico ha aperto un’inchiesta sulla distruzione della scuola Onu piena di sfollati palestinesi.
Il portavoce di Hamas nella Striscia di Gaza, Fauzi Barhum, ha definito l’attacco alla scuola dell’Onu a Beit Hanun un «crimine di guerra» e la prova che «anche le strutture internazionali non sono al riparo dall’aggressione israeliana». Hamas, ha aggiunto. «Non consentirà che questo incidente passi senza risposta».
Fonti mediche locali precisano che ieri sono state recuperate 23 salme e che altre potrebbero trovarsi ancora sul terreno
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