Attualità

A Genova arriva la “pipì a tempo” a scuola. Insorgono gli studenti

A Genova è scontro tra il preside di un istituto alberghiero e gli studenti dopo il provvedimento per l’uso dei bagni in ristretti intervalli di tempo della giornata, visto l’uso inadeguato e a volte vandalico dei servizi igienici e le necessità organizzative per il personale della scuola.

A denunciare l’accaduto è il Blocco studentesco che pubblica, sulla propria pagina Facebook la circolare firmata dal preside sulla quale si legge che gli studenti con esigenze particolari avranno autorizzazione a uscire in orari diversi dietro richiesta della famiglia e presentazione del certificato medico.

“Alcuni studenti dell’alberghiero Marco Polo si sono rivolti al Blocco Studentesco per denunciare e porre fine alle imposizioni illegali del Dirigente d’Istituto in merito all’utilizzo dei bagni della struttura – scrive l’organizzazione degli studenti sulla propria pagina Facebook -. E’ stata infatti ufficializzata all’interno della cerchia del personale scolastico la decisione del preside di consentire l’accesso ai servizi igienici solo in alcune limitatissime fasce orarie durante la giornata. Più precisamente, viene permesso agli studenti di andare in bagno solo tra le 7.55 e le 8.05, tra le 10.55 e le 11.05, tra le 12.55 e le 13.05″.

“Una decisione di questo tipo – prosegue l’organizzazione – è inammissibile e illegale, dato che in caso di stringente necessità nessuno, professore o collaboratore scolastico che sia, può impedire a uno studente di recarsi semplicemente al bagno. Parliamo di una scuola frequentata da un migliaio di studenti, con un numero anche piuttosto limitato di bagni a disposizione: pensare di limitare l’uso dei pochi servizi a una mezz’ora su cinque, sei, sette ore di lezione è sia poco intelligente che ingiusto. Non è accettabile che sul luogo di studio o di lavoro vigano divieti così ferrei nell’uso dei servizi igienici”.

Le parole del dirigente scolastico

“La misura si è resa necessaria dal momento che alcuni studenti non sono in grado di utilizzare i servizi come si deve – spiega il dirigente scolastico Alessandro Clavarino – l i usano peggio di una latrina, per essere chiari, dimostrando di non tenere in nessuna considerazione la scuola e i suoi locali. C’è anche un problema di organico: dei 20 assistenti scolastici in servizio, me ne mancano 5 tra assenze lunghe, 104, malattie. Non si tratta di una misura definitiva, però, e ho dato la disponibilità a incontrare nuovamente gli studenti lunedì”.

Andrea Carlino

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