A Kharkiv, seconda città più grande dell’Ucraina nell’est del Paese, verrà costruita una prima scuola interamente sotterranea. E questo per permettere ai bambini ucraini di proseguire il loro percorso di studi mentre continua la guerra lanciata dalla Russia il 24 febbraio del 2022. Guerra che, finora, ha distrutto oltre 1.300 edifici scolastici secondo dati dell’Unicef. Ma non solo: 3.417 strutture educative sono state danneggiate dai bombardamenti lanciati dai russi e oltre 360 sono state completamente distrutte, secondo il governo di Kiev.
Finora, a causa dei continui e costanti attacchi russi, solo un terzo dei bambini in età scolare ha potuto frequentare le lezioni in presenza. E molti di loro, ha sottolineato l’Unicef, perdendo continuità didattica hanno faticato a tenere a mente quanto era stato loro insegnato.
Di fatto, Kharkiv ha creato una sessantina di aule nelle stazioni della metropolitana prima dell’anno scolastico che è iniziato il primo settembre, creando spazio affinché più di mille bambini potessero studiare lì.
Sembra inoltre che l’84 per cento delle scuole dell’Ucraina sono ora dotate di rifugi operativi. I vantaggi ci sono e non riguardano solo l’apprendimento in presenza.
La difficoltà ad accedere all’istruzione per i bambini ucraini supera, però, i confini del loro Paese e la guerra sul campo. Più della metà di coloro che sono riusciti a fuggire dal confitto, spiega infatti l’Unicef, non sono iscritti alle scuole pubbliche del Paese che li ha accolti. E questo sia per sistemi di istruzione che non riescono a rispondere alle esigenze dei bambini ucraini, sia per le barriere linguistiche che rappresentano un ulteriore ostacolo all’apprendimento.