A L’Aquila, genitori, insieme ai bambini di infanzia, elementari e medie, con magliette e striscioni, debitamente distanziati, in piazza Duomo, hanno inscenato la protesta contro la didattica a distanza.
“Come genitori siamo rimasti scioccati e spaventati dalla reazione di questi bambini, che sono stati lasciati per ultimi. Ci aspettiamo che le istituzioni ascoltino il grido di allarme dei genitori: a settembre i bambini devono tornare a una scuola in presenza, in sicurezza. Ovviamente non siamo medici, pretendiamo una scuola in presenza. Il tempo per pensare cosa fare a settembre c’è. Sono gli esperti che devono darci risposte. Chiediamo ai bambini un sacrificio, invece i bambini devono fare i bambini: il loro bene primario è il contatto con maestre e compagni. La loro vita è fatta di emozioni, hanno diritto all’apprendimento e al gioco”.
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…