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A lezione di concorrenza con l’Antitrust

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L’Antitrust, in accordo con il Miur, tiene lezioni di progetti di alternanza e formazione a distanza per studenti e docenti.

Tra i temi la pubblicità ingannevole, le pratiche commerciali scorrette, soprattutto in internet, contrattualistica e clausole vessatorie: la concorrenza e i diritti (e le tutele) dei consumatori sbarcano tra i banchi e, per la prima volta, anche con corsi di formazione a distanza. Per gli alunni sarà utilizzata la piattaforma del ministero dell’Istruzione, «Ioapprendo»; per gli insegnanti ci si avvarrà invece della piattaforma gestita dal dipartimento delle Politiche europee, «Europa=Noi».

«Parlare di concorrenza a scuola è come parlare di merito», spiegano dall’Authority ed è quindi fondamentale «fare prevenzione» specie nella fascia d’età di consumatori più giovani, ma più avvezzi a fare spese su internet.

Anche perché, la nuova normativa italiana, che prende spunto da una direttiva comunitaria, ha rafforzato le tutele per chi acquista online.

L’Antitrust vigila e sanziona chi infrange le regole; ma proprio entrando in contatto con ragazze e ragazzi tra i 16 e i 18 anni si è scoperto che navigando in rete i ragazzi si sono trovati a far fronte a molti ostacoli, finendo a volte in trappole, non conoscendo il confine tra i loro diritti e i doveri di chi vende online.

 

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La campagna, riporta Il Sole 24 Ore, è stata sintetizzata anche in uno spot, curato con la Commissione europea e il Miur, andato in onda sulle reti Rai (www.agcm.it/stampa/progetto-scuola.html).

Ormai sono un migliaio gli studenti che hanno assistito a queste lezioni che si sono tenute a Roma, Napoli, Palermo, Bari, Firenze, Bologna, Torino, Milano, Vicenza, Trento, Cagliari, Potenza e Reggio Calabria.

Il ministero per raggiungere tutte le scuole ha spedito i materiali della campagna «Consumer Rights» a 5mila scuole superiori (di cui 2.590 statali e 2.410 paritarie), raggiungendo circa due milioni e mezzo di studenti.