Dopo il bullone di metallo e il vetro in un panino, ma anche un insetto in un piatto di zuppa di una docente, nelle mense delle scuole di Milano è stato trovato un chiodo conficcato nell’insalata di patate: non è evidentemente un problema di vertici aziendali quello di Milano Ristorazione, la società che fornisce le mense scolastiche di alimenti, visto che lo scorso anno l’allora presidente Bernardo Notarangelo, dopo uno spiacevole episodio decise di rassegnare le dimissioni.
Qualche settimana dopo, la società Milano Ristorazione se la cavò con una semplice multa di 750 euro, la sanzione massima previsto dal contratto. Il problema è che sono passati 12 mesi e con troppa frequenza continuano ad essere intercettati nei piatti degli alunni oggetti pericolosi, che se ingeriti potrebbe creare danni serissimi.
Stavolta il ritrovamento di un chiodo nel piatto della sua insalata di patate è stato fatto da un bimbo di una scuola primaria, in via Ariberto a Milano. Il Comune ha scritto una lettera ai genitori della commissione mensa sostenendo che si tratterebbe di uno scherzo degli alunni, e che non sarebbe stato il primo: il chiodo “simile a molti altri presenti nella scuola, è stato inserito nei pezzetti di patata successivamente alla fase di somministrazione”, ha quindi detto vicesindaca Anna Scavuzzo.
Intanto, però, il sindaco Giuseppe Sala ha chiesto scusa alle famiglie. E Milano Ristorazione ha deciso di sospendere la fornitura di pane nelle mense, sostituendolo con dei grissini.
Se pure la Procura di Milano ha deciso di aprire un’inchiesta – con l’ipotesi di reato di “commercio di sostanze alimentari nocive” – e i Nas stanno conducendo accertamenti, evidentemente il problema non può essere solo legato alla goliardia di qualche alunno.
capogruppo leghista al Comune Alessandro Verri è tutt’altro che sereno: “la vicesindaca e i vertici di Milano Ristorazione dovrebbero fare un passo indietro“.
Secondo Riccardo Truppo, capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune meneghino, la situazione nelle mense scolastiche del Comune di Milano “è estremamente allarmante e le famiglie milanesi devono essere rese edotte dello stato d’emergenza attualmente in corso. Vanno attivate subito delle procedure d’emergenza che portino anche alla sospensione del servizio“.
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