Fra poco meno di un mese riprendono le lezioni del nuovo anno scolastico.
I primi ad entrare in classe saranno gli studenti di Lazio, Piemonte, Abruzzo, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Basilicata, Emilia Romagna e Umbria. Poi toccherà a quelli delle altre regioni per concludere la settimana successiva con Puglia e Calabria.
E non sarà un avvio tranquillo, tutt’altro.
L’Anief ha già annunciato uno sciopero nazionale di tutto il personale della scuola in date diversificate da regione a regione, in concomitanza proprio con il primo giorno di lezione.
Intanto Unicobas, Cobas, Cobas Sardegna, CUB, Usb e diversi altri sindacati di base hanno deciso di anticipare all’11 ottobre lo sciopero nazionale generale già proclamato per il giorno 18.
Per il 20 settembre è invece in programma la manifestazione nazionale “Le carenze strutturali non si vaccinano” promossa dal Comitato Priorità alla scuola per protestare contro i mancati interventi che sarebbero invece necessari per riaprire le scuola in sicurezza.
Manifestazione per la quale proprio in queste ore arriva anche la l’adesione di Rifondazione Comunista e che potrebbe richiamare anche sigle sindacali importanti come è già accaduto in occasioni precedenti.
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