Sembra che a Milano sia scattata una sorta di staffetta nelle occupazioni fra Istituti: dopo lo sblocco di uno se ne inizia subito un altro, cosicchè gli studenti in pratica sono sempre in mobilitazione. Un testimone che viene lanciato e raccolto da una scuola all’altra e che dunque tiene sempre vivo il malcontento, all’interno del quale, dopo le denunce nei confronti delle ore dedicate alla scuola-lavoro e nei confronti degli scritti in fase di esami di stato, gli studenti stanno puntando al vuoto di misure per far fronte all’abbandono scolastico e al diffusissimo disagio tra gli adolescenti dopo i mesi di pandemia e dunque di sospensione delle lezioni.
E ancora, gli studenti rifiutano un modello di scuola che giudicano non più sostenibile e chiedono quindi una vera attenzione ai loro bisogni educativi e di crescita, “con una profonda revisione del sistema di valutazione e interventi di formazione pedagogica”, e tornano una volta di più a domandare maggiori investimenti nella scuola e hanno pure inserito nel loro calendario delle doglianze anche l’aumento degli stipendi per i docenti.
Ulteriore motivo di manifestazione il riferimento al 28 gennaio scorso quando ci furono le cariche delle forze dell’ordine contro gli studenti che oggi pongono anche questo fatto come motivo protesta.