Categorie: Alunni

A Misilmeri 35 alunni fanno scuola nel seminterrato della parrocchia

Buona scuola o mala scuola, politica o no, referendum o consultazione sta di fatto che 35 bambini di Misilmeri, in provincia di Palermo, fanno scuola in uno scantinato della locale parrocchia e per accedervi devono fare una sorta di percorso di guerra; ma non solo. Raggiunta la postazione, l’aula cioè, vengono praticamente sigillati all’interno perché in caso di emergenza, fare il percorso inverso per raggiungere l’unica porta esterna, è praticamente impossibile.

Infatti la “scuola” per  35 bambini di quarta elementare, tra i 9 e 10 anni, iscritti alla comunale ‘Restivo’ del circolo ‘Traina’ si trova all’interno della parrocchia ‘Beata Vergine del Carmelo’ a Portella di Mare, nel comune di Misilmeri (Pa), avuta per cortese concessione del prete ed è composta di due piccole stanze che sembrano un tugurio, in un seminterrato.

 

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Per accedervi gli alunni salgono e scendono da una scala in ferro, rinforzata con assi, avvolti in nastri rossi. Un rinforzo fra l’altro avuto dopo le proteste di alcuni genitori preoccupati per l’incolumità dei figli.

Ma non finisce qui la singolarità di questa classe.

L’ingresso è sul retro della chiesa e attraverso la scala rinforzata i bambini accedono alle aule da una porta, senza via di fuga e senza alcun sistema di sicurezza.

In altre parole, dicono i genitori: “Se quella porta si blocca, i nostri figli rimangono chiusi in quel ‘lager’ come topi”.

Nelle classi non ci sono riscaldamenti, le finestre danno in uno spazio interno: l’ora di educazione fisica in realtà è un’ora d’aria, in un cortile di pochi metri quadri, con le mura macchiate e scorticate dall’umidità, sotto il livello della strada.

Da un mese i ragazzi, i docenti, i genitori vivono una situazione di estremo disagio, mentre le proteste col Comune e il dirigente della scuola sono state inutili, scagliati al vento.

Si sentono di serie B con bambini trattati male.

Il motivo di tanto disagio sono per certi versi un classico della nostra Nazione dove la vetustà degli edifici o la scarsa manutenzione o i lavori di ristrutturazione fatti male conducono a questo. I bambini di Misilmeri sono stati spediti nella parrocchia perché la scuola tiene chiusa la loro classe al piano terra dell’istituto ‘Restivo’. Qui infatti dopo gli interventi di ristrutturazione per il crollo di alcuni calcinacci, avvenuto un anno fa, la prova di carico sulla singola aula non sarebbe stata superata, il resto del plesso invece è stato riaperto, anche il piano superiore che insiste proprio sull’aula chiusa.

E così mentre l’anno scorso ci sono stati i doppi turni a scuola, quest’anno la soluzione trovata dal Comune è stata quella di spedire i bambini nella parrocchia; altre due classi invece sono state sistemate in due locali della circoscrizione.

Tuttavia se i genitori se la prendono con la buona scuola annunciata da Renzi, sarebbe il caso che si capisse meglio il dato tecnico: perché proprio quell’aula lì? E chi ha costruito l’edifico? 

Pasquale Almirante

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