Sottosegretario Marco Rossi Doria, lo studioso Andreas Schleicher dice che la nostra scuola è ultima in Europa: abbiamo solo il 14,9% di laureati.
“In Italia la laurea non è più l’ascensore sociale degli anni Sessanta e Settanta, ma se non studi va peggio. Chi non studia fatica di più a trovare un lavoro e a trovarlo con un contratto legale. Studiare continua a convenire. Il guaio è i laureati in Italia, negli ultimi sei anni sono scesi di cinque punti”.
Gli insegnanti italiani, è una delle accuse, sono molti.
“Non sono tanti. Da noi 103 mila docenti si occupano di handicap e sono nel computo della scuola, in altri paesi sono a carico dei servizi sociali. E abbiamo scuole sulle montagne, nelle isole, nei paesini”
Mediamente non qualificati.
“Non abbiamo strumenti scientifici per dirlo. Di sicuro, i docenti di elementari e medie sono bravissimi”.
Da almeno quattro ministri si taglia la spesa per la scuola.
“Il prossimo governo dovrà invertire la rotta”.
Il pedagogo Benedetto Vertecchi: “La vera sfida da affrontare è ridare qualità agli atenei”
— “Il sistema scolastico italiano dovrebbe essere riformato dalle fondamenta”.
Professor Benedetto Vertecchi, mister Pisa ha ragione?
“Andreas Schleicher conosce l’Italia. Ha una moglie italiana, i suoi figli hanno frequentato le nostre scuole, ma non centra il problema”.
Quale è il problema allora?
“Dietro una questione di preparazione professionale c’è la crisi culturale del paese. Il linguaggio è sciatto, il conformismo impera. Gli insegnanti non hanno la solidità necessaria”.
Il titolo di studio carta straccia?
“È colpa della decadenza delle università: i titoli non garantiscono più nulla. I laureati diminuiranno ancora. Tutte le nazioni industriali avanzate stanno togliendo qualità all’istruzione superiore”.
Che cosa devono fare i professori italiani?
“Insegno all’università dal 1980 e ho una seria sfiducia nei docenti universitari, che nutrono molti giochi di potere”.