Più di 200 insegnanti precari hanno preso parte a Napoli, nel pomeriggio di sabato 28 novembre, ad un incontro in cui si è parlato di assunzioni e legge 107.
All’incontro, organizzato da Mida, Adida e CDP, hanno preso parte tra gli altri parlamentari del M5S, il responsabile federale istruzione della Lega Mario Pittoni, Stefano d’Errico (Unicobas).
Il leit-motiv è stato quello dei “buchi” e delle storture del piano di assunzioni: da più parti è stato evidenziato che il piano ha consentito l’immissione in ruolo di precari con scarsissima esperienza di insegnamento e ha invece lasciato fuori docenti che da anni lavorano con impegno nella scuola e che, non essendo inseriti nelle GAE, non hanno potuto partecipare al piano.
Sono stati anche segnalate storture che la nostra testata ha più volte evidenziato, come per esempio le assunzioni di docenti di steno-dattilografia (si è parlato di 4mila unità) che ovviamente non potranno insegnare questa materia.
Per non parlare di docenti di filosofia assegnati a istituti professionali, insegnanti di disegno tecnico finiti alla primaria o insegnanti di latino e greco mandati in istituti tecnici.
Apprezzato anche l’intervento di Mario Pittoni della Lega Nord che fin da quando venne presentato il disegno di legge sulla Buona Scuola, sostiene la necessità di comprendere nel piano di assunzioni anche i precari delle graduatorie di istituto.
Apprezzamento che non è piaciuto ad un esponente locale di SEL che ha ricordato alla platea che la Lega aveva governato all’epoca del ministro Gelmini quando gli organici vennero pesantemente ridotti. Soddisfatto, ovviamente, Pittoni che ha così incassato consenso e applausi persino in una città del sud.