Il progetto si inscrive nella politica di valorizzazione delle Accademie di Belle Arti Istituti di Alta Formazione Artistica , Musicale e Coreutica, settore Università del Miur, prestigiose istituzioni, fondate su una didattica laboratoriale, dove conoscenza, competenza e capacità esaltano l’eccellenza dei saperi della mano, tra tradizione e innovazione e aprono nuovi orizzonti di ricerca e di intervento nelle politiche di salvaguardia dei beni culturali del nostro Paese. Tre giornate di studio intense, pensate, per riportare l’attenzione su preziosi patrimoni misconosciuti delle Istituzioni Afam, sotto l’alta sorveglianza Mibac, spesso non esposti, nati da esigenze didattiche nei secoli per l’educazione degli artisti.
Le Accademie, beni culturali esse stesse, conservano, infatti, nei loro spazi quadrerie, gipsoteche, biblioteche, archivi storici, gabinetti di stampe e disegni, raccolte di sculture, di lastre incise, di antiche foto o raccolte di arte contemporanea, arredi e preziosi strumenti di interesse per la storia della scienza e delle tecniche artistiche. Durante la prima giornata di lavoro verra’ presentato un volume di 416 pagine con 520 illustrazioni a colori ed ampia bibliografia edito da Gangemi a cura di Giovanna Cassese, dal titolo ‘Accademie Patrimoni di Belle Arti’, nato dal lavoro di un tavolo tecnico attivato dalla Direzione Generale Afam sul tema dei patrimoni con rappresentanti di tutte le Accademie.
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