“In piazza in difesa di una scuola e di un’università pubbliche, aperte a tutti, di qualità, che siano all’altezza di un’Europa inclusiva che ponga, anch’essa, al centro l’istruzione”.
Cortei e manifestazioni “per difendere l’Istruzione Pubblica, per rivendicare diritto allo studio, libero accesso al mondo della cultura, investimenti per le Scuole e le Università”, dice la Rete.
Il nuovo esecutivo della Rete degli Studenti e dell’Unione degli Universitari ha al suo attivo una piattaforma per chiedere per “tutti gli studenti, di tutte le regioni pari opportunità di studiare, che garantisca trasporti, strumenti didattici, spazi per gli studenti”. D’altronde, dicono le associazioni studentesche, la situazione del diritto allo studio in Italia è “assurda: il 2014 lo stato investirà sul diritto allo studio 112,8 milioni, ovvero 37,4 milioni in meno dello scorso anno”.
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