Ricordate la cinquantina di bambini della scuola primaria D’Ajetti di Pantelleria, costretti a svolgere le lezioni nei locali della base dell`aeronautica militare per l’inagibilità delle aule del proprio istituto? Dopo quattro anni gli alunni sono stati finalmente trasferiti in un istituto scolastico. Ma non quello d’origine: lo spostamento è avvenuto, nei giorni scorsi, in una scuola media inferiore, la Dante, sempre di Pantelleria. Ma l’iniziativa non rappresenta proprio una soluzione: in realtà lo spostamento si deve al sensibile aumento di traffico aereo legato alla guerra di Libia. I militari italiani, evidentemente, hanno reputato troppo pericoloso far stare bimbi ed insegnanti a pochi metri dai velivoli pronti a partire o di ritorno dal Nord Africa.
Sulla vicenda si è soffermata l’associazione Cittadinanzattiva, che ad inizio mese aveva inviato una lettera-denuncia a quattro ministeri (dell`Istruzione, delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell`Interno e della Difesa) attraverso la quale esprimeva preoccupazione per i rischi derivanti dal perdurare di una situazione dovuta all’inagibilità della scuola primaria D’Ajetti.
Adriana Bizzarri, responsabile Scuola di Cittadinanzattiva si è, in particolare, detta soddisfatta “per l’avvenuto trasferimento dei 48 bambini e dei relativi insegnanti dalla base dell’aeronautica alla scuola media Dante di Pantelleria. Chiediamo che l’amministrazione comunale si impegni al più presto a concludere i lavori di ristrutturazione della scuola primaria D’Ajetti che da quattro anni obbliga alcune classi ad utilizzare i locali della base militare che, per quanto a norma e confortevoli, rappresentano una anomalia inaccettabile per la sicurezza dei bambini anche in tempo di pace“. Secondo Bizzarri, “una volta superata la crisi libica e nel caso di ritardi nei lavori di ristrutturazione“ non è da escludere che gli alunni possano tornare a sedersi sui banchi a due passi dalla base militare aerea di Pantelleria. Come dargli torto?