Il Comune decide di chiedere la statalizzazione di due scuole dell’infanzia gestite finora in proprio, non solo con lo scopo di alleggerire le spese per il bilancio comunale ma anche per contribuire in qualche modo alla riduzione della scuola non statale a favore di quella statale, ma le famiglie non ci stanno e protestano vivacemente.
Accade a Pistoia dove i genitori ammettono che l’operazione sarebbe un vantaggio per le casse comunali ma aggiungono: “Peccato che il passaggio allo Stato non significhi potenziare e sviluppare la scuola pubblica, piuttosto gettare un sistema efficace e funzionante in un enorme calderone in perenne difficoltà e che fa acqua da tutte le parti”.
Non per tutti, insomma, “statale è bello”.
La protesta delle famiglie di Pistoia dovrebbe far riflettere anche perchè bisogna ricordare che i finanziamenti statali alle scuole paritarie riguardano anche le scuole comunali.
Ancora qualche giorno prima della scadenza della compilazione dell'istanza per il concorso docenti (il cosiddetto…
Dopo aver accolto le scuse, il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara annuncia il…
Un buon Natale a tutti. Nella speranza che sia una festa per tutti. Una festa…
Norberto Bobbio, quando spiegava nel suo libro (Destra e sinistra. Ragioni e significati di una…
Il Giubileo è arrivato: oggi alle 19 Papa Francesco aprirà la Porta Santa della Basilica di San Pietro,…
Approvato dall'assessorato regionale dell'Istruzione il Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia…