Oggi pomeriggio sono andata in un negozio a fare acquisti. Alla porta un cartello avvertiva che, nel rispetto della normativa, l’accesso era consentito ad un massimo di due persone. Mentre aspettavo il mio turno, ho guardato dentro: una stanza spaziosa, due clienti, due commessi, e quindi quattro persone in tutto, ben distanziate e con la mascherina. Tempo impiegato per un acquisto: mediamente una decina di minuti.
Ho chiesto a mia figlia che era con me: la tua aula è più grande o più piccola di quella stanza? «Più o meno uguale», mi ha risposto. E quanti alunni siete? «24». Se aggiungiamo l’insegnante, ho riflettuto fra me, 25 persone: 25 persone sedute in una stanza come quella per sei ore consecutive e per cinque giorni alla settimana.
Com’è possibile che in un caso il limite sia di quattro persone e nell’altro di 25?
Qual è la logica?
Lucia Galli
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