Ogni giorno ne sentiamo una nuova, ma quando succede in una scuola dove hai insegnato per 13 anni rimani particolarmente colpito.
Quello che è successo all’Einaudi di Senorbì può succedere in tantissime scuole e, purtroppo, non ci sono molti mezzi per evitarlo.
L’insegnante non può intervenire se non dopo che l’episodio si è già verificato (chi pugnala, non avvisa!).
L’insegnante non può neppure perquisire gli alunni, anticipatamente, per verificare se hanno armi addosso o negli zaini, rischierebbe una denuncia.
Allora perché ci sorprendiamo? La scuola è sicura come qualunque altro luogo (piazza o locale) frequentato dai ragazzi, né più né meno!
Marco Sanna
Per permettere ai candidati di esercitarsi, abbiamo raccolto alcune prove degli ultimi cicli, di diverse…
Nella Gazzetta Ufficiale di ieri, 7 aprile, è stato pubblicato il DL Scuola, il decreto legge…
Con l’emanazione della Circolare n. 8 del 7 aprile 2025, il Dipartimento della Ragioneria Generale…
Nella Gazzetta Ufficiale di ieri, 7 aprile, è stato pubblicato il DL Scuola, il decreto legge…
Presentato questa mattina nel Salone Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, il progetto “Oltre le…
Come fondatore del gruppo Scuola Bene Comune (SBC), da anni impegnato nella tutela della scuola…