Ogni giorno ne sentiamo una nuova, ma quando succede in una scuola dove hai insegnato per 13 anni rimani particolarmente colpito.
Quello che è successo all’Einaudi di Senorbì può succedere in tantissime scuole e, purtroppo, non ci sono molti mezzi per evitarlo.
L’insegnante non può intervenire se non dopo che l’episodio si è già verificato (chi pugnala, non avvisa!).
L’insegnante non può neppure perquisire gli alunni, anticipatamente, per verificare se hanno armi addosso o negli zaini, rischierebbe una denuncia.
Allora perché ci sorprendiamo? La scuola è sicura come qualunque altro luogo (piazza o locale) frequentato dai ragazzi, né più né meno!
Marco Sanna
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