Comincio a leggere la nota di accompagnamento delle Linee guida per il contrasto all’antisemitismo nella scuola, trasmesse dal Ministero dell’istruzione il 14 gennaio 2022, e sobbalzo.
Se provo a trascriverne qui il titolo, il correttore automatico si ribella e mi aggiunge l’opportuno accento. «Auschwitz “mi da la misura dei fatti”»: possibile che neppure al Ministero sia rimasto qualcuno memore delle più elementari regole di ortografia?
Leggo poche altre righe: «i camini di Aushwitz tirano ancora». Il mio programma di scrittura recalcitra di nuovo automaticamente. Nessuno al Ministero si ricorda come si chiama e si scrive Oświęcim in tedesco? Nelle mani di quante persone passa una nota del genere prima della pubblicazione? Non c’è neppure qualcuno che, nel dubbio, vada a controllare?
Andrea Atzeni