In questi giorni si parla di un possibile “obbligo vaccinale” per i docenti come soluzione per la ripresa della didattica in presenza. Voglio premettere che io sono un ex docente, in pensione dall’anno scorso, favorevole al vaccino (farò la seconda dose tra qualche giorno), ma non fanatico della mia scelta al punto da arrivare a “odiare” chi non si vaccina (come fanno in tanti).
Sui vaccini si è fatta una pessima comunicazione, si sono dette tante cose anche in contrasto l’una con l’altra e, forse, è normale che ci siano persone che hanno paura del vaccino (ci sono anche tra chi si vaccina).
Sembra quasi che si voglia punire i docenti che, non vaccinandosi, diventerebbero untori e, siccome bisogna proteggere gli alunni, devono essere obbligati e si deve lasciare senza stipendio chi decide di non vaccinarsi.
I docenti sarebbero, rispetto agli alunni, come il personale sanitario nei confronti dei ricoverati negli ospedali o degli ospiti nelle case di riposo. Ma è davvero così? A me sembra che si stia un po’ esagerando!
L’obbligo vaccinate per il personale sanitario parte dal presupposto che i ricoverati siano persone fragili da proteggere e su questo credo che siamo tutti d’accordo. Ma nella scuola chi sono le persone più fragili tra gli alunni e i docenti che, spesso, sono over 60? La risposta mi pare ovvia.
In sostanza, io penso che i docenti si dovrebbero vaccinare per proteggere se stessi, questo si, ma come si è visto anche nello scorso anno scolastico i contagi non nascono a scuola (infatti, chiuderla non è servito a ridurli). Non abbiamo dati aggiornati, ma probabilmente oltre il 90% dei docenti sono già vaccinati o lo saranno entro l’inizio del nuovo anno scolastico; la probabilità che un alunno venga contagiato da un docente non vaccinato è molto più bassa di quella di un contagio extrascolastico.
Che senso ha obbligare alla vaccinazione? Se proprio necessario si potrebbe, casomai, pensare ad un tampone rapido (l’ideale sarebbe quello salivare) da fare a scuola una volta alla settimana a tutto il personale e agli alunni non vaccinati, si eviterebbe la messa in quarantena di intere classi ogni volta che c’è un contagio tra gli alunni.
Marco Sanna