Sono uno studente neolaureato magistrale che, come tanti altri miei compagni, aspira a diventare docente.
A causa del caos creato dal DdL “Buona Scuola” di Renzi, le nostre “problematiche” sono finite in secondo piano.
Infatti, ad oggi, il ministro Giannini, non ha ancora pubblicato il bando per il terzo ciclo di Tfa, che ci permetterebbe di abilitarci alla professione.
Non mi pare corretto lasciare in una sorta di “vuoto cosmico”, chi ha intenzione, e diritto di abilitarsi.
Tra l’altro, il nuovo “modus operandi”, ovvero il “concorso triennale per i non abilitati” di cui tanto si parla nel DdL Scuola, non entrerà in vigore prima di 18 mesi, sempre se verrà approvato. Si rischia insomma, di rivivere la situazione di “vuoto assoluto” che ci fu nei sei lunghi anni in cui si passò dalla Ssis al Tfa.
Una situazione del genere non è ammissibile. Alla faccia dello “Stato di diritto” e della continuità normativa (sancito tra l’altro, dal D.M. n. 249/2010, all’articolo 5, ovvero, che Ministro definisca “annualmente” il fabbisogno dei posti disponibili per i percorsi, da bandirsi, sempre annualmente).
Inoltre, il “tirocinio formativo attivo”, oltre ad abilitare alla “professione” di docente, rappresenta un corso di formazione e di ampliamento delle nostre conoscenze.
Senza dimenticare che, l’abilitazione ci permetterebbe di insegnare nelle scuole private, all’estero, e di accedere, per chi lo volesse, al corso per insegnanti di sostegno.
In sostanza, non solo ci impediscono di abilitarci, di studiare, ma vanno anche contro la normativa vigente, rischiando quindi, come è sempre accaduto in passato, che gli studenti facciano ricorso – per la mancata attivazione di un corso che dovrebbe partire per legge – oltre che, poi ricorrere al prossimo concorso docenti di ottobre 2015, a cui dovrebbero accedere solo gli abilitati.