Le deleghe al governo, previste dalla legge 107, con le dimissioni di Renzi, ora sono a rischio. Si tratta però del riordino dell’istruzione e formazione professionale, di disegnare la nascita di un sistema integrato di educazione per i bambini fino a sei anni, il diritto allo studio, l’inclusione degli studenti con disabilità, l’introduzione di un percorso nuovo di formazione e reclutamento dei docenti nella scuola secondaria, con la promessa di avviare un sistema regolare di concorsi nazionali per salire in cattedra.
Anche Il Sole 24 Ore pone sul tappeto degli interrogativi che con la caduta del governo Renzi rimarranno appesi e che forse il nuovo governo se vorrà dovrebbe sciogliere.
Una riguarda la delega sulla formazione iniziale dei futuri docenti, che prevede l’abilitazione essenzialmente tramite i Tfa: cosa succederà a questi percorsi??
C’è poi la delega sul riordino degli istituti professionali statali con l’alternanza scuola-lavoro e il potenziamento delle attività pratico-laboratoriali insieme al rapporto con l’offerta formativa regionale.
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Significativa è però la delega sulla nascita di un nuovo sistema integrato di educazione e istruzione per gli alunni 0-6. Se per un verso ci sarebbero i fondi necessari bisognerà vedere se, sibila Il Sole, il nuovo esecutivo vorrà andare avanti e completare l’opera.