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A rischio sicurezza le scuole italiane

Cittadinanzattiva” è l’organismo che si batte per la difesa dei cittadini e che ha monitorato, quest’anno, 271 istituti scolastici, concentrati in 88 città, in 25 province e in 12 regioni.
Un campione abbastanza significativo, ma  capace di dare la reale fotografia della situazione delle scuole su tutto il territorio nazionale. A leggere gli altri dati non c’è motivo alcuno per stare un po allegri. 
Solo il 30% degli edifici scolastici è appena sufficiente. Più in particolare: il 68% degli edifici manca del certificato di agibilità statica, il 71% di quello dell’igienicità, sanitaria, il 75% è privo della certificazione antincendio.
Nel 23%delle mense scolastiche si sono verificati crolli di solai. Così pure nel 21% dei laboratori, nel 15 % delle palestre e nel 5% delle aule.
Mancano poi un po’ ovunque le scale di sicurezza e le porte antipanico. Una scuola su quattro ha banchi, tavolini e sedie rotti.
Il 10% delle scuole ha i pavimenti sconnessi. Il 12% ha le finestre sconnesse. Prive di tapparelle e di persiane è il 24% delle scuole.
Il 54% degli edifici è stato costruito tra il 1900 e il 1965, il 41% tra il 1965 ed il 1990. Il 70% è ubicato in zone ad alto rischio sismico.
Tutto questo è stato possibile, secondo il Rapporto di Cittadinanzattiva, perché in Italia manca una cultura della sicurezza delle scuole e la consapevolezza che la sicurezza è un diritto primario degli studenti e di quanti operano a vario titolo nelle scuole.
Nonostante il gran parlare e le molte proroghe della legge, ancora oggi mancherebbero, per mettere in sicurezza tutte le scuole, ben 500milioni di euro, una cifra che con i tempi che corrono è impensabile possa essere reperita e spesa nel campo specifico.
Cittadinanzattiva fra l’altro ha chiesto il rispetto dei tempi per il completamento dell’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica, prevista dalla legge per dicembre 2006. Ha chiesto la stipula di un patto fra Stato, enti locali e cittadini per individuare gli edifici scolastici in cui è necessario investire in sicurezza. Per la creazione di una cultura della sicurezza ho chiesto anche la promozione di conferenze annuali pubbliche con gli amministratori locali e gli altri soggetti comunque coinvolti nello spinoso problema per stilare i piani complessivi di intervento nelle scuole. 
Importante poi sarà l’azione promossa dalle scuole il 25 novembre 2006 in occasione della ‘Giornata Nazionale della Sicurezza nelle Scuole’ finalizzata a sensibilizzare non solo chi lavora nella scuola, ma anche famiglie e cittadini, dando un contributo allo sviluppo di una cultura della sicurezza.
 
Giuseppe Guzzo

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