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A Roma la Provincia dice sì all’uso dei distributori di contraccettivi a scuola

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Distributori di profilattici a scuola e nelle sedi universitarie già a partire dal mese di settembre. L’idea è del Consiglio provinciale di Roma che il 18 giugno ha approvato una mozione che impegna il presidente Nicola Zingaretti ad “aderire alla campagna ‘Consapevolezza e Libertà’, il programma di sostegno all`insegnamento dell’educazione sessuale negli istituti superiori” promosso da Sinistra e Libertà, Giovani Democratici, associazione Luca Coscioni, Rosa Arcobaleno e Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli.
Se l’impegno verrà portato a termine gli istituti superiori e nelle università statali di Roma e provincia potranno arrivare i distributori di preservativi, già dal prossimo anno scolastico. L’iniziativa, spiegano i promotori, sarebbe la prima in Italia del genere. “La mozione approvata dal Consiglio – ha spiegato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti – impegna la Provincia a promuovere campagne per la prevenzione dell’Aids e opportunità per gli istituti, che volessero avvalersene, di progetti per l’informazione sessuale e in questo ambito il sostegno, agli istituti superiori e alle università che ne faranno richiesta, di installare distributori di preservativi. Si tratta di un’altra scelta di innovazione dell’amministrazione provinciale – ha continuato Zingaretti – il prossimo anno, dunque, gli studenti del territorio avranno questa opportunità, oltre a corsi sulla legalità, sulla memoria, sulla creatività e sull’educazione ambientale, promossi dalla Provincia di Roma in collaborazione con diverse associazione“.
Gli studenti dell’Uds si sono detti d’accordo con la giunta provinciale romana. “Siamo contenti che la provincia di Roma abbia fatto questo passo. Ora la nostra campagna mira a rendere gratuiti i preservativi nella fascia di età dai 16 ai 30 anni” ha dichiarato il coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti (Uds) Tito Russo. “Tutti i governi che si sono succeduti in questi anni sono stati un po’ restii a facilitare l’accesso a pratiche contraccettive, sia perché un po’ sotto le ingerenze del Vaticano sia per questioni di lobby economiche – ha spiegato Russo – A Roma è stato fatto un passo importante,ma i distributori da soli però non risolvono il problema, accanto a loro serve una cultura della sessualità consapevole”.
Contraria invece all’iniziativa l’opposizione. “I distributori di preservativi nelle scuole – ha detto Enrico Folgori, vicecapogruppo del Pdl – non sono la via migliore e lungimirante per contrastare il flagello dell’Aids nè per tutelare la vita umana. Piuttosto serve un’educazione giusta per svolgere una vita ragionevole senza eccessi. Siamo d’accordo con la campagna di sensibilizzazione, e anche noi abbiamo proposto una serie di iniziative per l’educazione sessuale nelle scuole, ma andrebbe fatta prima di installare i distributori, non il contrario”.
Il documento ha avuto 19 voti favorevoli (13 del Pd, 3 di Sinistra e Libertà, uno gruppo misto, uno del Pdl, uno dell’Idv), 7 contrari (tutti del Pdl) e un astenuto (La Destra). Assente dall’aula il consigliere dell’Udc.
Il testo approvato prevede, comunque, che l’ultima parola spetti agli istituti. I quali potranno quindi anche rifiutare l’installazione dei distributori. Come le campagne di informazione sessuale con esperti. La Provincia dovrà attivare in ogni caso una voce specifica nel budget e avviare un regolare bando di gara. Per ora a Roma sarebbero tre gli istituti già pronti ad accogliere i distributori.