Mancano prof di matematica, lettere, arte, musica, inglese e francese. Pochissimi gli insegnanti di sostegno, tanto che molti bambini sono costretti a frequentare appena qualche ora a settimana. Per supplire alla mancanza, su quei posti l’Ufficio scolastico regionale sta dirottando insegnanti di altre materie che però non hanno la specializzazione del sostegno. Sugli altri posti vuoti, alcuni istituti chiamano a fare da «tappabuchi» i prof del potenziamento, che secondo la riforma della Buona scuola invece dovevano «ampliare l’offerta formativa dell’insegnamento».
Il Corriere della Sera, nell’edizione romana, spiega pure che per l’Usr il grave disservizio è dovuto al piano di mobilità straordinaria della riforma che prevede gli spostamenti dei docenti assunti anche da una regione all’altra e «fino a che non saranno tutti assegnati alle rispettive cattedre, non si riuscirà ad avere un quadro completo di chi manca e dove».
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Intanto, per il secondo lunedì consecutivo, docenti dei sindacati Cub, Sgb e Lavoratori autoconvocati per la scuola si sono ritrovati davanti alla sede dell’Usr in via Pianciani per protestare contro «questa situazione di instabilità totale che scontenta tutti, dai docenti, agli studenti alle famiglie«, spiega Barbara Bernardi (Cub).
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