“Almeno il 50% delle scuole romane è in situazione di difficoltà per quanto riguarda la sicurezza”, dice il preside. “Presenza di amianto, mancanza di strutture per disabili, mancanza di certificazioni sulla sicurezza (elettrica; impiantistica; antisismica). Tutte le materie riguardanti la messa a norma non sono di competenza del Miur o degli istituti stessi, ma fanno capo totalmente agli enti proprietari cioè comuni per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado (medie); Le province per le scuole secondarie di secondo grado (superiori).
E’ competenza invece delle scuole, in particolare del Dirigente Scolastico e del suo staff, la segnalazione all’ente locale o alla magistratura di quelle situazioni che sono fuori norma. Competenza poi di ogni operatore scolastico (bidello, impiegato, docente) evitare di determinare situazioni di rischio che possono pregiudicare l’incolumità dei presenti (ad esempio i lucchetti alle uscite di sicurezza; porre ben in vista i materiali infiammabili di facile accessibilità; le suppellettili disposte nelle aule in modo improprio”.
Severo il suo giudizio sulle occupazioni: “Le occupazioni delle scuole sono un fenomeno retorico-infantile che avviene da anni nel nostro paese. Purtroppo anche con l’adesione emotiva (se non direttamente politica) di fasce diffuse di adulti. Non possiamo accettare queste manifestazioni se crediamo nel valore delle regole e della legalità. Senza se e senza ma, come molti retoricamente affermano”.
“A me pare non congruente che edifici storici vengano “manomessi” per metterli a norma in quanto utilizzati per scuole. Sembrerebbe più opportuno pensare a una dislocazione più adatta”.
Tuttavia, dice sempre il preside: “Oltre che alla sicurezza dei locali e degli ambienti in cui si svolge attività scolastica, dobbiamo dare molta attenzione alla sicurezza cosiddetta informatica. I fenomeni di cyber bullismo, di mobbing telematico etc sono sempre più frequenti. La scuola pertanto deve farsi carico di risolvere in modo formativo queste situazioni negative, soprattutto formando adeguatamente i docenti e informando in modo esaustivo i genitori e le famiglie. In questo ambito il progetto webperweb.eu sulla sicurezza informatica insieme ai due social tematici webimparoweb.eu ed ilsocial.eu che il Miur sta lanciando con l’adesione di numerose scuole del nord del centro e del sud Italia, potrà costituire un punto di riferimento interessante per chi vorrà affrontare questo delicato problema”.
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