La notizia era nell’aria. Ora è ufficiale: dopo la provvidenziale decisione di tenere gli istituti scolastici chiusi lunedì 26 febbraio, a causa delle neve, il Campidoglio ha reso pubblico che le scuole di Roma saranno chiuse anche martedì 27 febbraio.
Troppo freddo: in azione anche l’Esercito
A riferirlo è l’agenzia Ansa. Resteranno chiuse domani “le scuole di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido, sul territorio di Roma”.
“Il provvedimento – spiegano dal Campidoglio – si è reso necessario dopo i bollettini diffusi oggi dalla Protezione civile regionale: previste gelate molto intense e un forte abbassamento della temperatura che proseguiranno anche nella giornata di domani”.
Nella capitale, ricordiamo, sono bastati circa 20 centimetri di coltre bianca per generare i soliti problemi infiniti, tipici di una metropoli impreparata a certi eventi: nel corso della giornata la protezione civile, senza consultare il Comune, ha deciso di fare intervenire anche centinaia di militari dell’Esercito, per snellire gli interventi di pulizia delle strade e favorire il ritorno alla normalità.
Il Comune conferma
E il Comune ha confermato, nei minuti successivi spiegando, attraverso il proprio sito internet istituzionale, che la decisione di confermare la chiusura degli istituti scolastici per un secondo giorno è stata ratificata nel pomeriggio con “un’ordinanza sindacale firmata oggi. Il provvedimento – si legge in un testo ufficiale emesso da Roma Capitale – si è reso necessario dopo i bollettini diffusi oggi dalla Protezione civile regionale: previste gelate molto intense e un forte abbassamento della temperatura che proseguiranno anche nella giornata di domani”.
A far propendere per la chiusura delle scuole, come aveva preventivato, sono state le previsioni meteorologiche: proprio per martedì 27 febbraio, nella capitale è previsto il picco dell’ondata di gelo, con temperature che nella notte scenderanno ampiamente sotto lo zero e anche nel corso della giornata si manterranno tali da temere delle gelate nelle zone dove sono ancora presenti la neve e l’acqua cadute in abbondanza.