“Il provvedimento sembra rispondere più alla logica della paura che ad una reale esigenza – spiega il presidente Carlo Rienzi – Siccome si ha timore di allagamenti e problemi di viabilità legati ai temporali, si crede di poter evitare i disagi e limitare le conseguenze chiudendo le scuole ed invitando i cittadini a rimanere a casa. Ma tale misura sta provocando problemi di altri tipo alle famiglie di Roma e provincia: si pensi a quei genitori che, non sapendo a chi affidare i propri figli, sono stati costretti a prendere permessi, ferie o a ricorrere ad una baby sitter a pagamento nelle ore di chiusura degli istituti scolastici. Per non parlare della minore produttività legata alle assenze sul lavoro. Un danno per la città che il Codacons stima in almeno 5 milioni di euro”.
Il sindaco Ignazio Marino aveva invitato i romani “a limitare l’utilizzo dell’automobile” a Roma dove era stata disposta la chiusura delle scuole dei siti archeologici. La città si è svegliata sotto la pioggia e per ore si è attesa la bomba d’acqua prevista dai meteorologi, ma non è fortunatamente venuta.
Nella Capitale è stata riaperta la metro dopo che nelle prime ore erano state chiuse quattro stazioni per gli allagamenti. Tornati regolari in queste ore anche la rete dei trasporti pubblici. Nessuna criticità alla fine si è verificata in città.
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