E la situazioni sarebbe pure al limite del paradosso, scrive Nuova Sardegna, se si considera che in molte scuole sono gli stessi studenti a ovviare alla mancanza di assistenti.
Anche questo uno dei motivi della protesta ma che non tutti i dirigenti hanno accolto con favore: se è vero che l’autogestione è condivisibile bisogna individuare altre forme più efficaci per attuarla.
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Tuttavia non si sa quando la situazione possa tornare alla normalità, ma è certo che i ragazzi non staranno con le mani in mano e tantomeno saranno insensibili al problema. L’iniziativa promossa nei giorni scorsi è la seconda in ordine di tempo dopo la grande manifestazione organizzata in piazza d’Italia in seguito alla comunicazione della Provincia.