A Scicli il “Disegno primo ‘900”: così il ragusano celebra cento anni di Futurismo
Cento anni di Futurismo, cento anni dalla pubblicazione di noto manifesto realizzato da Marinetti e compagni. Tra le manifestazioni in corso per la celebrazione della nascita del movimento, le cui novità segnarono il seguito della cultura e dell’arte contemporanea, si segnala l’allestimento di una mostra, in programma dal 28 marzo al 4 maggio, a Scicli, nel ragusano: la luminosa cittadina barocca, dichiarata dall’Unesco “patrimonio dell’umanità”, dove si formò il “Gruppo di Scicli”, il laboratorio creativo fondato dai maestri Piero Guccione e Franco Sarnari e definito trent’anni fa da Renato Guttuso “scuola di talenti”.
La manifestazione, intitolata “Disegno primo ‘900. Da Fattori a Guttuso”, si compone di trenta preziosi capolavori ed è curata dal figlio d’arte Antonio Sarnari, che ha voluto in questo modo dedicare ai cento anni più densi di innovazione nel campo delle arti e della scienza, molti nomi dell’Espressionismo, del Futurismo e della Scuola romana nell’arco di tempo precedente e compreso fra i due conflitti mondiali: dalle opere romantiche d’inizio secolo di Fattori e Morandi passando per quelle del tedesco Grosz e del nostro Prampolini, tra i propulsori del movimento futurista, ma anche la più nota metafisica di De Chirico e la scuola romana dei Guttuso, Mafai e Raphael. Le opere verranno esposte all’interno dello spazio espositivo per l’arte moderna e contemporanea “Chiaroscuro”: uno storico palazzo dell’Ottocento che si affaccia sull’antico torrente in pietra di Scicli. L’obiettivo è quello di dar vita a uno spazio dove conoscere, parlare, progettare ed anche sperimentare l’arte: la possibilità di prender parte ai laboratori di gioco e studio, dedicati ai temi della mostra e curati dall’artista Ilde Barone, verrà data per quattro domeniche consecutive a tutti i bambini tra i 5 e i 10 anni che visiteranno la mostra.
Tutti i visitatori potranno consultare liberamente una ricca selezione di testi d’epoca. Per farlo potranno comodamente sedersi su sedie e poltrone: ovviamente tutti realizzati all’inizio del secolo scorso. Un’opportunità che sicuramente non mancheranno di apprezzare tutti gli appassionati dell’arte del Novecento.