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A scuola con l’Unesco: gli alunni adottano i rioni storici di Roma

Un nutrito gruppo di istituti scolastici romani hanno simbolicamente adottato gli storici rioni del centro storico della capitale, dichiarati Patrimoni dell’Umanità dall’Unesco: a realizzare la “presa in carico” del centro storico della città, avvenuta il 5 maggio nelle Sala delle Bandiere del Campidoglio dove sono custodite le bandiere dei 22 rioni romani, sono state 17 scuole medie inferiori. L’originale iniziativa, ribattezzata “A scuola con l’Unesco”, è nata dalla collaborazione tra l’assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche a l’assessorato al Turismo di Roma. Decisivo è stato, in tal senso, l’interessamento dell’ufficio italiano Unesco, presso il ministero per i Beni e le Attività Culturali: l’ufficio aveva infatti già aderito al progetto “La scuola adotta un Monumento”: a seguito del grande successo di questa esperienza, svolta nei mesi scorsi e legata ai temi della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale (nel biennio di progetto appena concluso oltre 200 scuole, dall’infanzia alle superiori, hanno adottato 217 siti in tutta la città, coinvolgendo oltre 25.000 alunni) gli organizzatori hanno pensato ad un’azione ancora più significativa.
A partire da settembre “A scuola con l’Unesco” potrà contare sull’adesione delle classi seconde e terze di 17 scuole medie, propone un percorso formativo con l’obiettivo di preparare i ragazzi ad ospitare, con il ruolo di guida, scolaresche provenienti da altri luoghi dichiarati Patrimonio dell’Umanità. “I ragazzi che parteciperanno alla formazione – fanno sapere gli organizzatori del progetto – avranno modo di accrescere la consapevolezza dell’appartenenza alla città dove vivono, sentendosi protagonisti non soltanto all’interno della scuola, dove avranno, tra l’altro, il compito di istruire gli esordienti della classe prime in modo tale da creare una sorta di ciclo continuo, ma anche, soprattutto negli scambi culturali, di accrescere la consapevolezza di essere eredi e custodi del Patrimonio da trasmettere”.
Saranno ventidue i gruppi di ragazzi, tanti quanti i rioni, impegnati a rintracciarne i confini, a scoprirne la vita quotidiana attraverso i secoli, ad individuare le attività prevalenti che li caratterizzano e ad inventariare gli edifici di pregio esistenti. Al contempo, nel corso dell’anno scolastico, i ragazzi affronteranno laboratori di storia e geografia mirati alla conoscenza degli altri siti Unesco, per prepararsi ad affrontare viaggi negli altri luoghi dichiarati Patrimonio dell’Umanità, inizialmente in Italia e poi anche all’estero: il dialogo con scuole di altri Stati membri dell’ Unesco avverrà anche in rete, attraverso il portale riservato esclusivamente a studenti ed insegnanti, Oracle. Il comune di Roma, con l’ideazione del progetto “A scuola con l’Unesco” si è inserito, inoltre, nel quadro normativo della recente legge sui siti Unesco, che prevede misure di sostegno dedicate “alla diffusione e alla valorizzazione della conoscenza dei siti italiani Unesco nell’ambito delle istituzioni scolastiche, anche attraverso il sostegno ai viaggi di istruzione e alle attività culturali avviate all’interno degli istituti”.
Alessandro Giuliani

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