A scuola con la pistola. Anzi, con la pistola giocattolo. Tanto, però, basta per mettere in allarme compagni, docenti e dirigente scolastico. La scena non è quella di un film, ma è accaduta, per davvero, la mattina del 24 aprile in una scuola media dell’hinterland napoletano.
Il protagonista del gesto è stato uno studente di 13 anni, che si è presentato in classe con una pistola scenica nello zaino.
Il ragazzo ha mostrato l’arma finta, priva del tappo rosso, a due compagni di classe: sono intervenute le maestre e la dirigente scolastica ha chiesto l’intervento dei carabinieri, i quali hanno sequestrato la pistola. Il giovane è stato affidato ai genitori, entrambi incensurati.
La vicenda si va a collocare all’interno dei tanti casi di cronaca di questi giorni, accaduti nelle mura scolastiche, con studenti e docenti a volte vittime, altre “carnefici”. Una circostanza che ha fatto tornare in auge la richiesta di installazione di videocamere, permanenti, all’interno delle aule scolastiche, in modo da fungere come deterrenti nei confronti di chi può trasformarsi in un violento.
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