Il Dipartimento di Ginevra dell’istruzione pubblica prende posizione forte contro gli abiti succinti che, scoprendo parti sensibili delle studentesse, distrarrebbero i prof, come è stato ventilato nei giorni scorsi da una scuola italiana.
E nella civilissima Svizzera , scrive Il Corriere della Sera, si è arrivati a imporre alle alunne la cosiddetta “T–shirt della vergogna”, una maglietta extra-large, lunga fino alle ginocchia con impressa la scritta “Ho una tenuta adeguata”.
La maglietta deve essere indossata dagli studenti che vanno a scuola con abiti ritenuti troppo “spinti” o che recano slogan offensivi.
E i ragazzi hanno alzato gli scudi, ritenendola una regola non solo umiliante ma anche sessista, in quanto la misura interessa molto più spesso le ragazze che non i ragazzi, cosicchè li allievi pretendono delle scuse pubbliche da parte del Dip per “questo errore grave e condannabile”.
Per loro le regole imposte dal Dipartimento ginevrino dell’istruzione pubblica (Dip), sono “estreme, violente e pericolose per lo sviluppo psicologico della gioventù”.
E così i ragazzi hanno protestato davanti alla scuola dove è stata adottata la misura e inviato una lettera al Dip, chiedendo in particolare di rinunciare all’obbligo di indossare quella che chiamano la «t-shirt della vergogna».
Sembra tuttavia, secondo quanto scrivono le agenzie, che la norma verrà rivista perché “obiettivamente stigmatizzante”, evidenziando però che gli studenti dovranno comunque continuare a vestirsi in maniera “adeguata”.