Categorie: Generico

A scuola di “felicità” per combattere la crescente depressione giovanile

Nei prossimi anni i discutibili contenuti dei mass-media, le aspettative sociali sempre più alte e i ritmi di vita indiavolati faranno alzare le possibilità di incorrere in una malattia depressiva anche in età giovanile: a confermarlo è un recente studio dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, dal quale si evince che entro il 2020 è molto probabile un aumento del 50% dei disordini psichiatrici. Nemmeno il tempo di rendere pubbliche le allarmanti notizie sull’incremento della depressione che dalla Gran Bretagna arriva la ‘ricetta’ per combatterle: in pratica, secondo Lord Richard Layard, deputato laburista e professore di economia alla London School of Economics, sarà la scuola a doversi fare carico di questa nefasta eventualità potenziando i corsi di psicologia positiva. Vere e proprie lezioni di “felicità” nate esclusivamente per combattere i livelli crescenti di depressione fra i giovani.
A dire il vero l’esigenza di cambiare rotta nel nord Europa esiste: da uno studio Unicef condotto in 21 paesi sviluppati risulta infatti che sono proprio i ragazzini britannici sono i meno soddisfatti della propria vita. Secondo un rapporto stilato nei giorni scorsi dal consigliere del governo di Londra agli studenti dovrebbero allora essere insegnate materie importanti, ma sinora poco considerate, come: il saper gestire i propri sentimenti, l’attitudine verso il lavoro e il denaro, l’abilità di sfogare le emozioni negative, partecipare in politica e persino la capacità di sviluppare un atteggiamento critico nei confronti dei media. Ad usufruire di queste lezioni di crescita psicologica e sul saper vivere con la giusta carica dovrebbero essere gli alunni di ogni ordine e grado scolastico fino ai 18 anni. Richard Layard ritiene anche che andrebbe ribaltata la politica repressiva messa in atto dal governo d’oltre Manica contro i giovani delinquenti perché incentrata su un sistema “molto più repressivo che preventivo”, capace quindi di alimentare i livelli di depressione. Vi sono buone possibilità che la proposta possa andare in porto: pochi giorni fa il governo inglese ha, infatti, sostenuto l’introduzione di “ore” di educazione nella scuola superiore, che includano il rispetto per gli anziani, come dire “please” e “thank you”.
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

I tagli nella Manovra mettono in crisi il diritto all’Istruzione, per il Pd alla scuola andava dato molto di più

È durissimo il giudizio del Gruppo parlamentare del Partito democratico sulla legge di bilancio approvata…

24/12/2024

Mense scolastiche, boom di richieste di menu vegetariani o vegani Milano. Selvaggia Lucarelli: “Le belle notizie”

Come riporta La Repubblica, che ha attenzionato il caso di Milano, sono sempre di più…

23/12/2024

Anna Pepe “manda quel paese” una sua docente durante un’intervista: “Guarda dove sono adesso, prof”

Sono molti i vip che spesso si abbandonano a ricordi della scuola e dei loro…

23/12/2024

Maturità, tornano sui banchi dopo decenni per fare la traduzione di latino o greco: il liceo Galileo fa bis

Torna Rimaturità, la ‘prova d’esame’ per gli ex studenti del Liceo Classico Galileo di Firenze:…

23/12/2024

Precari Scuola, per la NASpI necessario comunicare entro il 31 gennaio il reddito presunto riferito al 2025

Dal mese di dicembre 2024, l’INPS, tramite la “Piattaforma di Proattività”, ha avviato una campagna…

23/12/2024

Linee guida Educazione Civica, docente scrive Valditara: “Farò l’opposto”. Usr Lazio prende le distanze: “Lettura distorta”

Hanno fatto discutere molto le parole di un docente di un liceo di Roma, scritte…

23/12/2024