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A scuola di gentilezza per essere più felici: succede in Irlanda

Con le vacanze di Natale è tornato anche l’incubo compiti per studenti e genitori. Giornate intere dedicate a studiare per stare al passo con i compiti assegnati. Esercizio utile per tenere allenata la mente ma che sicuramente non rende felici e sereni chi deve studiare e non tiene conto del tempo in meno a disposizione per le relazioni con i propri familiari.

Particolarmente interessante l’iniziativa di una scuola irlandese irlandese Gaelscoil Mhichíl Uí Choileáin che si trova a Clonakilty. Per il terzo anno consecutivo i docenti dell’Istituto hanno deciso di abolire i compiti delle vacanze invernali sostituendoli con altri tipi di compiti “particolari”. In pratica è stato chiesto ai bambini di fare ogni giorno dei gesti di gentilezza verso una persona differente.

Il lunedì avevano il compito di chiacchierare con una persona anziana, il martedì quello di aiutare una familiare nelle faccende domestiche senza che questo fosse richiesto esplicitamente.

Il programma del mercoledì prevedeva gentilezze da estendere a tutti, mentre il giovedì dovevano impegnarsi a fare qualcosa per loro stessi per il benessere emotivo mentale e fisico.

Ogni studente doveva riportare le proprie azioni su un diario chiamato “Diario della gentilezza” da aggiornare giornalmente nelle due settimane di vacanze.

Con questo progetto gli addetti ai lavori hanno scoperto che praticare atti di gentilezza migliora il rapporto con chi riceve questi gesti, rendendo le persone che li compiono più attente a livello emotivo sviluppando la capacità di entrare in contatto e di relazionarsi con gli altri. Tutto questo aumenta il livello di benessere e felicità dei soggetti, caratteristiche positive che vanno sviluppate nei bambini e mantenute anche in età adulta.

Essere gentili consente ai ragazzi di crescere con più attenzione ai bisogni degli altri, più disponibili e felici di esserlo. Un progetto “gentilezza” che in Irlanda stanno portando avanti anche con l’obiettivo di sconfiggere il bullismo, già presente fin dai primi anni di scuola elementare.

Altro aspetto molto interessante del progetto è il fatto che non termina con le vacanze: i ragazzi infatti sono incoraggiati a lasciare frasi positive e gentili dentro una “cassetta della gentilezza”, frasi commentate e lette tutti insieme l’ultimo giorno della settimana con l’obiettivo di facilitare il dialogo e incoraggiare i compagni ad aprirsi agli altri.

I risultati dei primi tre anni di questo esperimento sono sorprendenti: gli studenti tornano a scuola con molta più energia e positività e tante belle storie da raccontare ai compagni.

Una iniziativa che consente di far riscoprire ai bambini i veri valori e farli impegnare a sviluppare il loro lato emotivo, di gratitudine, gentilezza e altruismo.

Dino Galuppi

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