Oltre 370 scuole inglesi stanno aggiornando i loro programmi educativi inserendo accanto alle materie tradizionali, lezioni di mindfulness, ovvero la pratica di meditazione che si basa sulla respirazione e sull’attenzione al momento presente.
Come in tutte le scuole del mondo, anche nel Regno Unito si studiano le materie classiche come la matematica, scienze, storia Ci sono però alcuni istituti scolastici che in questo periodo si stanno preparando ad ampliare il loro curriculum tradizionale aggiungendo una materia molto particolare: la mindfulness.
La mindfulness pur derivando dalla meditazione buddista, è stata privata di tutti gli elementi religiosi diventando di fatto una pratica laica che si pone l’obiettivo di far raggiungere il benessere psico-fisico attraverso la piena consapevolezza del proprio corpo e della mente.
In particolare la parola inglese della “pratica” traduce il termine Sati in lingua Pali, con cui viene indicata l’attenzione consapevole o “Nuda”, cioè il prestare attenzione al momento presente e in soprattutto in modo non giudicante.
Secondo quanto riportato dal New York Times, il programma avrà un’estensione fino al 2021con l’obiettivo di aiutare i giovani a vivere bene in un mondo in continuo cambiamento culturale. Serve un approccio integrato , in grado, a detta degli specialisti in questa nuova disciplina, di migliorare la salute mentale, la qualità della vita e la capacità di saper regolare le proprie emozioni.
L’obiettivo del programma, realizzato grazie alla collaborazione con l’Anna Freud Centre, è quello di studiare quali approcci funzionano meglio per sostenere la salute mentale e il benessere dei giovani in un mondo che sta rapidamente cambiando, che li espone particolarmente e li fa vivere sotto pressione.
Gli studenti avranno, infatti, la possibilità di lavorare con esperti di salute mentale in modo da apprendere esercizi di rilassamento e respirazione e altre tecniche innovative, utili a imparare a gestire le proprie emozioni in questi scenari eterogenei ed in evoluzione.
La salute mentale, fino a poco tempo fa mai presa in considerazione in ambito pedagogico, adesso comincia ad essere considerata, infatti, una delle sfide del mondo occidentale, in un contesto sociale dominato dal cyberbullismo e la dipendenza digitale che possono creare una disequilibrio nella crescita.Gli insegnanti, supportati da esperti, avranno in mano la chiave non solo per favorire l’apprendimento e l’arricchimento culturale dei ragazzi ma anche per prevenire eventuali problemi di salute mentale.
In un contesto sociale in cui si chiede ai ragazzi sempre più competenze che possono creare stress, insieme alla rivoluzione digitale che ha cambiato profondamente le nostre abitudini , tutto questo può diventare un nemico dell’equilibrio interno che va combattuto.
E la mindfulness potrebbe essere una delle soluzioni vincenti per aiutarli nella crescita.
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