Diventare cittadini digitali, acquisire le nozioni di base per navigare su Internet e usare i più comuni strumenti multimediali.
Questo è l’ambizioso progetto chiamato “Operazione Risorgimento Digitale” che TIM ha avviato nel mese di ottobre in un evento di lancio che ha visto ai nastri di partenza il Ministro dell’Innovazione Paola Pisano, il Ministro per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone, il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia e una delegazione dei Sindaci dei comuni coinvolti nell’iniziativa. Il tour coinvolgerà in totale oltre 107 comuni in tutte le province d’Italia. Prima tappa è stata Marsala l’11 novembre. Per tutto dicembre il percorso ha interessato in lungo e in largo la Sicilia per approdare a gennaio sulla terra ferma con due soste in Calabria e a seguire con le altre Regioni d’Italia.
Il progetto si articola con diverse iniziative in parallelo:
E’ presente in ogni tappa la “Scuola mobile” di TIM composta da un gruppo di specialisti del Digitale in grado di mettere a disposizione all’interno dei Comuni le loro competenze in materia. Una sorta di “sportello di cultura digitale” dove per i cittadini interessati sarà possibile chiedere supporto e consigli pratici sui principali servizi digitali, imparare tutto su Internet, come si naviga e come si possono trovare le informazioni in rete in tutte le sue potenzialità in 10 brevi lezioni da un’ora. Altro aspetto del programma sono i Corsi di formazione in aula dove i cittadini con particolare focus per gli over 50 possono partecipare al corso “Come diventare cittadino di Internet”. 3Moduli di due ore per imparare come navigare in Internet, trovare le informazioni in modo corretto, condividere dei contenuti, vivere quindi pienamente la vita da cittadino digitale. Altri corsi sono previsti per i dipendenti comunali, in questo caso 3 moduli da 3 ore ciascuno per tre settimane dove vengono trattati anche temi quali la cittadinanza digitale, la trasformazione digitale nel nostro Paese, e temi molto importanti come la sicurezza e la privacy dei dati.
Altro filone importante del progetto riguarda la formazione di “Facilitatori digitali locali” necessari per la contaminazione positiva della cultura digitale e per una più veloce espansione della stessa in tutti i territori.
Importanti i numeri degli specialisti coinvolti: oltre cento operatori telefonici in gradi rispondere alle richieste dei cittadini, diverse decine di formatori per oltre 20 mila ore di lezione previste in tutto il 2020.
Lavorare alla cultura e la formazione del digitale è importante per fornire a tutti i cittadini gli elementi minimi necessari per potersi muovere all’interno di un mondo che soprattutto per gli adulti e gli over 50 è un contesto nuovo che spesso viene mal digerito.
Se vogliamo che il nostro Paese viaggi velocemente verso la rivoluzione digitale dei servizi pubblici, tutti devono avere la possibilità di poterne usufruire e più questo accade più facilmente riusciremo a staccarci dai vecchi processi analogici.
La scuola sta lavorando su questi aspetti per formare i cittadini digitali del futuro, le Istituzioni e le grandi aziende di questo Paese possono e devono contribuire a formare i cittadini di adesso.