I contagi aumentano e il Governo prova a correre ai ripari tanto che è previsto, forse già domenica prossima, un nuovo Dpcm con ulteriori restrizioni. Anche la scuola potrebbe essere coinvolta ma c’è da vincere la resistenza della Ministra Azzolina su alcuni punti.
In realtà il problema è sempre lo stesso: i trasporti. I mezzi pubblici, secondo gli scienziati sono considerati un veicolo di contagio. Tanto che già alcune regioni, per questo motivo, hanno disposto la didattica distanza per le scuole superiori.
Secondo le ipotesi al vaglio, riporta La Stampa, le lezioni a scuola si avrebbero di mattina e di pomeriggio, scaglionando quindi le entrate. Una rimodulazione forse maggiormente incisiva rispetto alla attuali indicazioni.
Torna di moda quindi l’ipotesi scartata per il precedente Dpcm, ovvero quella di spostare a dopo le 9 l’ingresso, e iniziare le lezioni nella fascia compresa tra le 10 e le 11, proprio allo scopo di alleggerire i mezzi pubblici e tenere lontano gli studenti dalle ore di punta, i momenti in cui bus e metro sono già molto affollati. Misure, ricordiamo, previste per la scuola secondaria di secondo grado.
Ricordiamo che da oggi, 21 ottobre, sono in vigore le disposizioni per la scuola del Dpcm del 18 ottobre, alla luce anche dei chiarimenti del Ministero dell’Istruzione.
E’ chiaro che nei prossimi giorni si capirà quanto possano incidere altre disposizioni Governative, che pensa ad una stretta per evitare un lockdown generalizzato a Natale. Fra le ipotesi più forti quella di evitare gli spostamenti fra Regioni, esclusi motivi di salute e lavoro, e quella del coprifuoco dalle 23.
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