A scuola con il pancione. Anche fino a un mese prima del parto. E’ questa la novità introdotta dall’art. 12 delle legge n. 53/2000, ormai pienamente in vigore. Il vantaggio potrà essere attribuito fin da subito alle lavoratrici che ne faranno domanda e potrà, comunque, essere modificato nel caso le condizioni di salute della lavoratrice dovessero richiederlo. A fornire il chiarimento è stato l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale con la circolare n. 52 del 4 settembre 2000.
L’ente previdenziale ha precisato che la lavoratrice, che intenda usufruire del beneficio, dovrà presentare una domanda corredata dalla certificazione del ginecologo del servizio sanitario nazionale o di un professionista convenzionato. E dovrà presentare l’istanza domanda al preside e all’istituto di previdenza.
Si tratta evidentemente di una innovazione che non mancherà di avere effetti positivi. Specie nella scuola, che è diventata un’ istituzione, ormai, a prevalenza femminile. Anche e soprattutto in vista dell’immissione in ruolo di professoresse in età fertile che, in caso di gravidanza, potrebbero mettere a rischio la continuità didattica.
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