Il Governo e gli Enti Locali investono sulla mobilità sostenibile, a partire dai percorsi agevolati per raggiungere le scuole.
È del 21 luglio la notizia che il il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha firmato il decreto per l’assegnazione, attraverso un bando pubblico rivolto agli Enti Locali, dei 35 milioni di euro previsti dal Collegato Ambientale per il Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile.
“L’obiettivo – spiegano dal ministero – è favorire gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro con modalità di trasporto sostenibili, in linea con gli obiettivi nazionali ed europei di riduzione delle emissioni di gas serra e inquinanti derivanti dal settore dei trasporti”.
Tra gli interventi finanziabili – come si legge nel decreto – ci sono i servizi e le infrastrutture di mobilità collettiva e condivisa a basse emissioni, come il car pooling, il car e bike sharing, ma anche ‘bike to work’, ‘bicibus’, ‘piedibus’ e infomobilità. Verranno poi valutati, spiega il ministero, progetti per la realizzazione di percorsi protetti, tra cui le corsie ciclabili e le ‘zone 30’, come quelli che prevedono la riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta in prossimità di istituti scolastici, università e sedi di lavoro. Spazio anche alle proposte di programmazione di uscite didattiche e spostamenti durante l’orario di lavoro per motivi di servizio con mezzi di trasporto a basse emissioni, ai progetti di formazione ed educazione di sicurezza stradale e di guida ecologica, così come quelli che prevedono la cessione a titolo gratuito di ‘buoni mobilità’ o agevolazioni per studenti e lavoratori che nei tragitti casa-scuola e casa-lavoro vogliano usare modalità di trasporto sostenibile.
“Entriamo dunque nella fase attuativa – spiega il ministro Galletti – di una delle misure strategiche messe in campo per realizzare quella programmazione nel contrasto all’inquinamento delle città che è a lungo mancata. I soldi ci sono, ora mi aspetto che i Comuni colgano questa opportunità e mostrino una grande voglia di innovare la mobilità dei nostri centri urbani: ho convocato per mercoledì prossimo il tavolo sulla qualità dell’aria al ministero per fare il punto su questo decreto, come sullo stato di avanzamento delle altre azioni previste nel protocollo sottoscritto con Regioni e Comuni”.
“Destinatari del Programma sperimentale – prosegue il ministero dell’Ambiente – sono uno o più Enti Locali che presentino progetti riferiti a un ambito territoriale con popolazione superiore a centomila abitanti, ma a parità di valutazione saranno finanziati prioritariamente i progetti nei Comuni in cui si sia verificato nel 2015 un superamento dei limiti di legge di PM10 e NOx” cioè polveri sottili e ossidi di azoto.
I grandi centri risultano, quindi, i primi beneficiari del provvedimento, poiché sono quasi sempre quelli dove l’inquinamento atmosferico è maggiore. Ad iniziare dalla capitale. Dove la giunta di Virginia Raggi ha già pronte le linee programmatiche in merito. Per “sviluppare le potenzialità della città”, fanno sapere dalla neo-giunta romana, sarà creata una cabina di regia sui fondi Comunitari per una gestione “trasparente delle risorse disponibili” al fine di “migliorare l’efficacia degli interventi”.
A Roma, quindi si punta innanzitutto a una mobilità scolastica alternativa da incentivare con forme di mobilità sostenibile, soprattutto in prossimità delle scuole (percorsi ciclo-pedonali e pedibus). Sarà promosso un Piano integrato di trasporto pubblico per le scuole “da realizzare attraverso il riordino degli orari e dei percorsi”.
Insomma, le premesse per vedere realizzati i “sani” percorsi casa-scuola scuola-casa sembrano esserci tutte. L’auspicio è che dopo gli investimenti e i decreti, si passi il prima possibile ai fatti: settembre è alle porte.
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