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A scuola meglio le mascherine lavabili

Mascherine obbligatorie a scuola, ma quali? In seguito alle direttive ministeriali, molti dirigenti scolastici hanno preferito imporre l’obbligo delle mascherine chirurgiche, perché le lavabili non sarebbero “a norma”. Ma si tratta di un fraintendimento. Lo evidenziano i 

Per i pediatri dell’Associazione culturale pediatri (Acp) è meglio che i dirigenti scolastici sostituiscano le mascherine chirurgiche con quelle lavabili.

Infatti per l’Acp le mascherine chirurgiche, quelle spedite al tutte le scuole dal governo, “sono relative all’uso nei setting sanitari, come gli ospedali, dove sono chiare le corrette modalità di utilizzo. La mascherina chirurgica va cambiata ogni 4 ore, ad esempio, non va mai toccata con le mani se non dagli elastici, non va mai appoggiata su superfici potenzialmente contaminate e va correttamente smaltita come rifiuto sanitario. Sono condizioni complesse da rispettare, tanto più a scuola, dove ai bambini e ai ragazzi viene chiesto di metterla e toglierla più volte nel corso della giornata. Le mascherine chirurgiche in realtà non sono più sicure tout court, la maggiore sicurezza è strettamente legata al loro corretto utilizzo”.

“L’Oms ritiene che i bambini in generale buona salute possono indossare mascherine non mediche o in tessuto: sono adeguate alla protezione in ambienti non sanitari, e possono essere pulite a casa lavandole opportunamente. Il loro utilizzo è perfettamente gestibile”.

Dunque, secondo i pediatri, le mascherine di stoffa, oltre a consentire un notevole risparmio di fondi, che si possono destinare altrove, non sono inquinanti, proteggono meglio, evitano imballaggi e spedizioni. Ma soprattutto frenano le spese e i rischi peri il  loro smaltimento.

Pasquale Almirante

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