La formazione scolastica, dice Ruta, è fondamentale per la preparazione dei giovani ad affrontare nel migliore dei modi la sfida del futuro, e quindi le scelte per l’università o per il lavoro; e poi aggiunge: “meglio investire in scuola, università e lavoro che spendere un mare di soldi pe gli F35”.
“Non si può lasciare la scuola a sedici anni” ha affermato Ruta “Inoltre per quanto riguarda la necessità di introdurre le materie giuridiche teniamo presente che tutti gli ordinamenti giuridici del mondo fanno riferimento al diritto romano e che queste materie sono la chiave per la piena consapevolezza dei diritti e dei doveri del cittadino, delle sue opportunità e delle sue responsabilità. Sono conoscenze utilissime ad aumentare le competenze e le capacità critiche dei giovani ”.
Il senatore spiega anche come è maturata la proposta di legge. “L’idea – spiega il senatore -nasce dall’appello promosso dal professor Franco Labella che nel 2009 è stato sottoscritto da alcune migliaia di docenti universitari e personalità di rilievo come Stefano Rodotà, Alessandro Pace, Moni Ovadia e che rimase inascoltato dall’allora ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini. Il ddl riprende a pieno quella proposta – conclude Ruta – perché eliminare dal piano di studi il diritto e l’economia mi sembra una scelta del tutto non europea, soprattutto se consideriamo che lo studio di discipline giuridiche ed economiche è una costante nei piani di studio delle scuole superiori degli altri paesi dell’Unione