Fra i 21 mila tumori provocati da esposizione all’amianto e rilevati a partire dal 1993, c’è anche chi ha trascorso tutta la propria vita professionale fra i banchi di scuola, dietro una cattedra.
Infatti, nelle aule di alcune scuole respirando polveri di asbesto ci sono stati insegnanti successivamente deceduti come chi ha lavorato negli stabilimenti della Eternit. In un articolo dell’Espresso si scrive che secondo il Registro nazionale mesoteliomi istituito presso l’Inail, che censisce le neoplasie dovute all’amianto (pleura, peritoneo e pericardio) nel 2012, ultimo anno analizzato, erano stati registrati 63 casi nel comparto istruzione: 41 uomini e 22 donne. A livello di categorie professionali si possono contare: 25 insegnanti, 6 bidelli e 5 tecnici di laboratorio.
A tal proposito il Governo si sta impegnando per la sicurezza delle scuole, con interventi che comprendono anche le attività di rimozione dell’amianto.
400 milioni sono stati stanziati a giugno 2014, in continuità con i 150 milioni del “dl del Fare”, per la sicurezza degli Istituti e conseguentemente sono stati aperti oltre 1.600 cantieri.
Sui quasi 600 già conclusi, ben 186 hanno riguardato opere di bonifica. Tra tutti i cantieri aperti nell’Estate 2015, il 4,88% vede la rimozione integrale di elementi costruttivi considerati dalle recenti disposizioni di legge incompatibili con l’attività didattica.