I contagi sono tornati prepotentemente protagonisti e la scuola, che sembrava aver preso una boccata d’ossigeno, discutendo se tenere o meno la mascherina durante gli esami pochi giorni fa, adesso torna a vedere gli spettri in vista di settembre.
Una criticità che tornerà di nuovo a galla, purtroppo, nonostante i vaccini e le misure di contenimento adottate. Ma la contagiosissima Omicron 5 sta rendendo nuovamente gli italiani fragili e attaccabili se è vero che oltre un milione di persone ha contratto il virus.
A porsi il problema è l’Associazione Nazionale Presidi di Roma e del Lazio che, con i suoi presidenti Mario Rusconi e Cristina Costarelli, ha scritto una lettera destinata al Campidoglio e alla Città Metropolitana. L’Anp, come riporta ‘Il Messaggero’, chiede risposte chiare per il nuovo anno scolastico visto che il Covid è tutt’altro che sconfitto e anzi si prospetta ancora un autunno difficile viste le premesse. Serve capire cosa si vuole fare coi sistemi di areazione, visto che come afferma Rusconi, gli enti gestori non hanno comunicato nessuna azione che intendono intraprendere sui lavori necessari per garantire la sicurezza negli istituti. “Se i lavori di adeguamento e miglioramento non partono ora, in estate, quando dovrebbero partire?” si chiede Rusconi.
Peraltro quello che partirà a settembre sarà il terzo anno scolastico al via con il Covid e si è ampiamente capito che tenere le finestre aperte in classe, non basta.
A confermare la tesi di Rusconi è anche Cristina Costarelli che vede fondamentale procedere da subito con dei piani per adeguare le scuole ad affrontare la ripresa. “Servono interventi strutturali che rendano sicuri gli ambienti. La nostra è una battaglia che portiamo avanti da mesi – prosegue Costarelli – a febbraio il sottosegretario alla Salute Costa aveva annunciato delle linee guida sul discorso areazione cui poi sarebbero dovute seguire delle risorse ma ad oggi non ci sono le linee guida né tanto meno fondi finalizzati quindi gli enti locali, gestori delle scuole, viaggiano in propria autonomia e ci sono nelle Marche ad esempio diversi cantieri già avviati”. Insomma, nuovo anno scolastico, vecchi problemi.
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