Ma ha pure aggiunto, per completezza, che, attualmente ”circa il 40% degli edifici scolastici non è completamente a norma”, ma entro settembre, grazie a fondi di 2 miliardi, già predisposti dal governo, ci sanno ”scuole più belle e sicure”, anche se ”l’obiettivo è di arrivare a 4 miliardi”.
Al momento ”la cifra attendibile” da investire nell’edilizia scolastica ”è quella indicata dal presidente del Consiglio a Siracusa” ha indicato Giannini riferendosi ai 2 miliardi di euro già stanziabili annunciati da Renzi.
Inoltre, ”il progetto lanciato a Treviso e ribadito da Renzi a Siracusa prevede la possibilità di investire fondi che sono già nella disponibilità di comuni ed enti locali ma vincolati dal patto di stabilità interno”, ha precisato Giannini aggiungendo che ”noi, come ministero, abbiamo comunque fondi che confluiranno nel Fondo unico dell’edilizia che, quantificati su vari capitoli, arrivano a superare gli 800-900 milioni: quindi una parte considerevole è già accantonata anche al Miur e, unendo le forze, possiamo fare interventi significativi. L’obiettivo – ha proseguito Giannini – è quello di raggiungere 4 miliardi” di fondi.
Sul fronte dell’avvio concreto degli interventi negli edifici scolastici – pur riferendo che ”l’unità di governance di questo processo si costituirà nei prossimi giorni, quindi non ho elementi per anticipare dati precisi” – Giannini ha detto che si punta a ”fare presto e bene, secondo quello che mi sembra sia il motto di questo governo”.
”Diciamo che il tutto dovrebbe avvenire durante l’estate con una cantierabilità tra giugno e settembre. A settembre, dunque, avremo scuole più sicure e più belle”.
Piena soddisfazione a questa parole è stata espressa dal segretario generale della Filca-Cisl, Domenico Pesenti: “L’annuncio del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, dà speranza all’edilizia, devastata dalla crisi, e permette di offrire agli studenti scuole più confortevoli e sicure: due buone notizie in un sol colpo!”.
“I nostri figli hanno diritto a scuole sicure, belle, moderne – ha aggiunto Pesenti – è un battaglia di civiltà. Inoltre i lavori previsti metterebbero in moto il comparto delle costruzioni, che dal 2008 ad oggi ha perso circa 750mila addetti. Positivo, inoltre, che il ministro abbia indicato sia la tempistica che la cifra a disposizione. Dal momento che parte delle risorse arriverà dall’allentamento del Patto di stabilità per Comuni ed enti locali, può essere un incentivo per questi ultimi ad essere più attenti e virtuosi”.
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