Categorie: Generico

A settembre si potrà andare a scuola?

Il Paese ha bisogno di serenità’” afferma il Ministro, ma le cose al momento non sono per nulla serene e le prospettive non sono rosee.
Quando si constata che il taglio dei finanziamenti alle Provincie blocca e riduce le risorse destinate alle scuole e ai servizi connessi (trasporti, assistenza disabili) , come ha denunciato il presidente della provincia di Catania, Giuseppe Castiglione, anche nella qualità di presidente delle Provincie italiane, sollevando le proteste dei presidenti di altre provincie anche del Nord Italia; quando si constata che con il nuovo assetto del dimensionamento scolastico ci sono ragazzi che non sanno dove saranno le loro classi e dove si dovranno presentare il primo giorno di scuola; quando si constata che mancano quaranta giorni all’inizio del nuovo anno scolastico ed ancora il Comune di Catania non ha dato notizie circa gli arredi scolastici attesi da due anni, né sono stati comunicati i buoni libro, né sono stati messi in atto i servizi di manutenzione scolastica tante volte richieste e sollecitate, viene proprio da dubitare circa la serenità dell’avvio dell’anno scolastico, ormai alle porte.
Come al solito si cercherà di fare le corse ad anno scolastico inoltrato, si cercheranno banchi e sedie nelle scuole che chiudono, poi si dovranno attendere i tempi per le gare, le delibere e…. non parliamo dei finanziamenti, che avranno tempi ancor più lunghi.
Che colpa ne hanno i ragazzi se il Comune è in deficit ? Perché proprio loro devono subire le conseguenze di una non illuminata amministrazione?
Il Ministro Profumo ha anche assicurato che  “la sicurezza delle scuole è la priorità del Paese” ed ha anche avviato un processo complessivo per una serie di interventi immediati e perché ci sia un programma pluriennale in modo che le scuole possano avere un loro sviluppo in termini di sicurezza e qualità .
Per la sicurezza degli edifici scolastici l’Ufficio Tecnico del Comune pare che abbia dei fondi finalizzati, ma al momento i lavori sono fermi e l’anno scolastico, purtroppo, non aspetta i tempi della burocrazia.
I giorni di meritate ferie per i dipendenti comunali e della provincia renderanno ancor più breve il tempo operativo per un “avvio sereno dell’anno scolastico”.
Si apprezzano le buone intenzioni,anche se spesso non sono sufficienti. I problemi di una città metropolitana sono certamente enormi, ma nella gerarchia delle priorità le esigenze dei bambini e dei ragazzi dovrebbero avere la precedenza assoluta.
Giuseppe Adernò

Articoli recenti

Il mercato dell’istruzione: il bonus alle scuole private è ideologia

Il bonus da 1.500 euro per genitori che vogliono iscrivere i figli alle scuole paritarie,…

20/11/2024

2 milioni di bambini in Italia soffrono di disturbi mentali

Circa 2 milioni di ragazzi italiani di età compresa tra i 10 e i 20…

20/11/2024

Ma (a che) serve l’IA nella scuola?

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “Educazione in Evoluzione” tenuta da Matteo Borri dal titolo: “Ma (a che) serve…

20/11/2024

Studenti-teppisti fotografano la terga dell’auto dei loro prof: l’obiettivo è accanirsi sulla carrozzeria? Parla la preside del liceo Salvemini di Bari

Vendicarsi con i docenti, considerati troppo severi, fotografando la targa della loro auto per poi…

20/11/2024

Da manager docente precario, immesso in ruolo a 63 anni dopo un decennio di supplenze: un caso non raro

Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…

20/11/2024

Autonomia differenziata: la bocciatura della Corte costituzionale

La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…

19/11/2024