Il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa, Nicola Magrini, partecipando al dibattito ‘Paura del virus o paura della cura?’ nell’ambito de ‘Il Lettino e la Piazza’, ciclo di incontri organizzato dal Centro Psicoanalitico di Bologna e dalla Biblioteca Salaborsa, ha spiegato che se si vaccinerà contro il Covid19 a “settembre si possa pensare a una vita normale”
E poi ha sottolineato, riporta Adnkronos-salute: “Credo che si possa essere moderatamente ottimisti pur in questi mesi difficili”, considerando “quello che abbiamo a disposizione, e cioè i vaccini, che sono in aumento e offrono una prospettiva di uscita” dall’emergenza “abbastanza chiara. Le metafore di luce alla fine del tunnel si sono espresse fin da gennaio, si tratta di resistere”. L’auspicio è anche che dopo l’estate “quest’anno saremo più attenti dell’anno precedente”.
“Non posso che riconoscere che la situazione dell’Italia” relativamente all’epidemia di Covid-19 “sia ancora di estrema gravità e siamo molto preoccupati del numero di morti che continua a essere molto elevato tutti i giorni. La sensazione è che ci sia ancora molto da fare”, da “resistere e soffrire per i prossimi 2 mesi, quindi lo sforzo attuale deve essere quello di vaccinare il più possibile”.
“Quello che bisogna continuare a fare, con serietà e preoccupazione, è il massimo che si può nei prossimi 2-3 mesi per spegnere l’epidemia” di Covid-19 “anche in Italia, così come è stato fatto negli altri Paesi”.
In altre nazioni “si è visto che è possibile. Lo sarà anche da noi”.
Se così sarà, e ce lo auguriamo, a settembre si potranno aprire anche tutte le scuole e l’anno scolastico potrebbe partire in tutta regolarità.
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