Per la prima volta un ateneo in Italia presenterà un corso che si intitolerà “Storia dell’omosessualità”. La materia si potrà seguire all’Università di Torino. Il corso sarà tenuto dalla docente Maya De Leo, varrà sei crediti formativi, sarà facoltativo e sarà offerto dal dipartimento di Studi umanistici attraverso il Dams.
Il corso partirà a fine aprile e proseguirà fino a inizio giugno. Il corso, si legge sul sito dell’ateneo piemontese, “propone una storia culturale dell’omosessualità che ne ricostruisce le trasformazioni in età contemporanea (dalla fine del XVIII secolo al tempo presente) tra Europa e Stati Uniti, restituendo esperienze, narrazioni e rappresentazioni collocate in diversi contesti sociali”.
Si terranno 18 lezioni, che tratteranno ad esempio delle rappresentazioni dell’omosessualità tra Settecento e Ottocento, dell'”omosessuale moderno” ottocentesco e dei primi tentativi di emancipazione, delle prime comunità “Lgbtq+” e così via, fino ad arrivare a un’analisi di come il tema venga trattato al cinema e in televisione.
Forza Nuova ha già espresso le sue contrarietà con un’azione dimostrativa. Davanti a Palazzo Nuovo è stato infatti esposto uno striscione di dissenso: “La storia è una cosa seria – si legge in una nota – e non si può giocare con questi termini. Un’iniziativa che ha subito destato forti reazioni. Tra i primi a prendere posizione Marco Grimaldi, segretario regionale di Sinistra Italiana: “Oggi come ieri sono orgoglioso della nostra Università e a quelle quattro teste rasate direi solo che la storia è una cosa seria, la loro è solo farsa e tragedia”.
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